La crisi europea del motociclismo sta velocizzando la ricerca da parte di
tutti i produttori mondiali di nuovi mercati. Tra questi c'è
sicuramente quello russo che, problematiche climatiche a parte, può avere una
interessante espansione. E a favorire la diffusione delle due ruote in
quel Paese ha contribuito la disputa della prima gara iridata a Mosca,
lo scorso anno. Infatti su un circuito a poca distanza dalla capitale, nel 2012
si è corso un round del Campionato Mondiale Superbike e Supersport.
Ma c'era stata già un'altra iniziativa che aveva visto grande risalto dei
media russo, la nascita di un team Supersport ad opera di Alexander Yakhnich,
imprenditore russo.
"La prima fase di avvicinamento professionale con il motociclismo
italiano da parte di russi è del 2007. - ci ha detto Claudio
Corsetti, giornalista, tester e titolare della Scuola Federale che
porta il suo nome - Fummo incaricati di istruire il team e due ragazze che
dovevano partecipare all'europeo femminile. La seconda fase prende il via nel
2009 e prevede di portare il motociclismo professionistico in Russia
attraverso l'organizzazione di una gara di Campionato Mondiale
Superbike e la creazione di un team russo professionistico che possa
fare da traino di marketing per il progetto".
- Un bell'impegno, visto l'anno zero del motociclismo in quel Paese
"Vladimir Leonov, il pilota russo più forte, aveva esperienza ma era in
una fase critica. Ci è stato affidato per "ricostruirlo" motociclisticamente
parlando. Abbiamo partecipato al CIV nella STK 600 e il risultato è stato più
che positivo: tre vittorie a Misano, Mugello e Vallelunga e terza posizione
finale. Fa anche due wild card nell'europeo a Misano e Portimao (9°)". Nel 2012
la squadra passa al mondiale Supersport. Purtroppo Vladimir cade violentemente a
Phillip Island ma ad Assen sull'acqua sale per la prima volta sul podio di una
gara Supersport, ripetendosi sull'asciutto a Mosca. Nel CIV vince a Vallelunga
ed è secondo a Misano".
- A questo punto avete fatto il cosiddetto salto di qualità
ingaggiando Lowes
"Alla fine del 2012 abbiamo ingaggiato Sam come secondo pilota perché
aiutasse Leonov a crescere. Sam che si era già messo in luce nel 2011 e
nel 2012 ma nessuno gli ha dato fiducia ed era a piedi. Ora guida ora la
classifica mondiale con tre vittorie in cinque gare".
- Mentre il pilota russo sembra essere in crisi...
"Oggi Leonov accusa circa un secondo da Lowes più che altro per motivi
psicologici. Se Lowes ha messo in difficoltà il campione del mondo Sofuoglu,
figurarsi se non lo faceva nei confronti del suo compagno di squadra meno
esperto".
- Si parla di team russo ma i suoi componenti sono in gran parte
italiani
"La base del team è a Bologna. I membri sono tutti italiani a partire da
me che svolgo il ruolo di general manager. Gli unici russi sono un
meccanico e la team manager Nataliya Lyubimova".
- Disponete di un budget consistente?
" Abbiamo un budget di una buona squadra privata della
SBK...risparmiamo sull'immagine e sull'hospitality e, invece,
investiamo tutto nel materiale tecnico e soprattutto nello sviluppo".
- A proposito di Superbike avete intenzione di fare il salto di
categoria?
"Quest'anno siamo concentrati totalmente sulla Supersport. Poi
vogliamo andare in SBK: sia il team sia i piloti sono pronti. La Yamaha sarebbe
la prima scelta ma non sappiamo se sarà possibile utilizzarla già nel
2014. Non abbiamo, infatti, ancora info su quando sarà pronta la nuova
R1" (o come si chiamerà - ndr).
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