Il primo “appuntamento” con la F3 800 è sul tracciato del Misano World Circuit.
Le differenze con la F3 675, una volta montati in sella, non ci sono e non c’è nulla di strano: sono sorelle gemelle in tutto e per tutto, stesso vitino stretto, medesima sensazione di compattezza, che però non significa sacrificio in termini di abitabilità ed ergonomia. Sotto al metro e ottantacinque tutti i piloti riescono a trovare la posizione di guida ottimale.
Quello che cambia è il suono del motore, non tanto al minimo, quanto a gas aperto e ai medi regimi. Il tre cilindri non fa rumore, canta, e più lo spremi e più lui canta bene. E quando prende fiato riempiendo completamente l’air box, è arrapante. Oltre alla voce, rispetto alla sorella minore, cambia decisamente la risposta ai medi regimi.
L’aumento di cilindrata e di coppia erogata è avvertibile, mentre il comando del gas e relativo ride-by-wire, hanno perso quei leggeri ritardi di risposta che avevamo notato sulle tre cilindri provate in precedenza (da segnalare che tale miglioramento è dovuto al solo aggiornamento del software, e che quindi tutte le tre cilindri 675 e 800 possono essere aggiornate in tal senso.
Prendere le misure alla F3 800 ed entrarci in sintonia è più facile del previsto, i venti cavalli in più e la maggior spinta ai medi, non rendono particolarmente impegnativa la sportiva varesina, anzi ne accrescono il divertimento di guida.
Precisa come un bisturi in fase di frenata, dove emergono le ottime doti di potenza e modulabilità dell’impianto frenante, con un sistema antisaltellamento dalla funzionalità ottimale, la F3 800 si inserisce in curva con una rapidità e una precisione eccellenti.
Il tiro del tre cilindri aiuta non poco in fase di uscita di curva, situazione in cui emergono anche le doti di allungo del motore e la spinta agli alti regimi. L’innalzamento della temperatura dell’aria e dell’asfalto del pomeriggio, invitano a un cambio gomme e visto che ci siamo cambiamo abito e anche regolazioni sia del controllo di trazione, ora inpostato al secondo livello, che di mappe motore, passando alla Sport.
In questa configurazione la F3 800 diventa davvero performante e il grip offerto dalle Pirelli in mescola, oltre alle doti di precisione della ciclistica, esalta anche la grandissima stabilità sul veloce di questa tricilindrica, per non dire delle velocità di percorrenza di curva.
Una precisione che però manca in parte al cambio, che fatica ad assecondare un motore così prestazionale e una ciclistica così svelta, questo a causa di una corsa della leva non particolarmente contenuta e al cambio elettronico che non ci è parso particolarmente rapido e preciso. In particolare, nel passaggio tra la terza e la quarta, il conflitto elettronico/meccanico si è paventato più di una volta. I tecnici sono già al lavoro a tal proposito e, visto il risultato ottenuto sul comando dell’acceleratore, contiamo che possano risolverlo in tempi rapidi e quindi trasferirlo sulle moto già prodotte e in produzione.
Fonte: http://www.moto.it/prove/mv-agusta-f3-800.html
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