La montagna sinora ha partorito un... topolino. Dopo riunioni e riunioni,
trattative ufficiali e riservate, siamo arrivati, per ora al comunicato
che sancisce il raggiungimento di un accordo per il futuro regolamento tecnico
della Superbike.
O meglio sulle sue linee guida, perché i particolari sono ancora da
definire e non sono tra i più semplici.
Innanzitutto ci sono da definire gli step di avvicinamento al
regolamento che dovrebbe essere applicato in tre anni
procedendo ad una graduale applicazione delle norme.
Definito il costo finale delle moto - che dovrebbe aggirarsi
sui 300-350.000 euro - sono stati fissati i particolari della
ciclistica (ed esempio la forcella) che possono essere usati e quelli
proibiti.
Rimangono alcuni nodi importanti come quelli del numero massimo di
motori da utilizzare che sembra non saranno i 15-16 per team richiesti
da alcuni. E' più probabile che ci sarà un numero definito per pilota, questo
per evitare inutili magheggi.
Ci sono poi particolari come il cambio - sembra fissato in
due quelli utilizzabili per ogni moto - che vanno però tenuti sotto controllo da
parte degli steward tecnici della FIM.
Su questo e altro stanno lavorando Fabio Fazi e Steve Whitelock - Technical
Coordinators della Superbike - che dovrebbero portare la versione
definitiva del nuovo regolamento ad Imola.
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