Gigi Dall'Igna è probabilmente la persona che meglio ha il polso
della situazione quando si parla di Max Biaggi. Lo ha avuto nel box
fino alla fine dell'anno scorso, né conosce pregi e difetti. Dei secondi non
parla, per i primi fa parlare i risultati. Così quando gli chiediamo
cosa pensa dell'estemporaneo test di Max Biaggi in sella alla Ducati
Desmosedici di Ben Spies, e se crede sia solo una montatura
pubblicitaria, risponde con un'altra domanda.
"Ma voi lo conoscete Max, no? Quando lui sale su di una
motocicletta è Max Biaggi, non fa le cose così tanto per farle, solo per
divertimento. Sarà preciso e puntiglioso, come sempre. Poi a cosa serva
non so, questo bisognerebbe chiederlo alla Ducati. Sono però sicuro che Max farà
tutto per bene, com'è sua abitudine".
Qual'è stata l'ultima volta che ha girato al Mugello con l'Aprilia?
"Non me lo ricordo bene. Sicuramente è passato più di un
anno".
Ma con cosa si gira più veloce, con una RSV-4 da Superbike o con la
ART?
"Sicuramente con la ART, oggi. La abbiamo sviluppata, e poi Espargarò
sabato ha girato con il nostro motore evoluzione. Noi stiamo continuando a
lavorare perché vogliamo mantenere la presenza di Aprilia nel motomondiale. Per
noi è interessante".
Perché la ART va più veloce della RSV-4?
"Soprattutto gli pneumatici Bridgestone sono più performanti e tutta la
moto è stata adattata per farli rendere. L'unico comparto in cui la ART è
indietro, rispetto alla moto che corre nella Superbike è nelle sospensioni. In
MotoGP usiamo le Ohlins TTX, in Superbike le DRSVP, che sono molto più costose.
Quanto? Il doppio".
E perché non vengono utilizzate?
"Proprio per mantenere bassi i costi, tenendo conto che la ART è una CRT
che viene venduta alle squadre ad un prezzo indicativo di 1,3 milioni in due
anni. Pagando cioè questa cifra dopo due stagione se ne è proprietari. Una
specie di leasing con riscatto finale".
Il tempo di riferimento per Max al Mugello per una moto che lui conosce è
dunque l'1.48.765 fatto dalla Art guidata da Aleix Espargarò.
"Un signor tempo, il 12°".
Ecco, sarebbe interessante sapere fino a che punto Biaggi potrebbe spingere
una ART, anche se poi in gara ciò che conta è il passo, non il giro secco. Ma
qui non stiamo parlando di questo. Se Max girasse con un'Aprilia, ancorché
camuffata, sarebbe su una moto nota, perlomeno dal punto di vista motoristico.
Ma Biaggi sarà in sella invece ad una moto sconosciuta.
Sarà anche vero che quello di domani è catalogato dalla Ducati come un favore
a Max Biaggi, ma siamo convinti che, pur se il romano non guida da otto anni una
MotoGP, non conosce le gomme Bridgestone e non gira da più di un anno al
Mugello, ci sia una grande curiosità sia sul risultato che sulle sue
impressioni.
Comunque tenete a mente questi numeri. Pirro con la GP13 'laboratorio' ha
girato in 1.48.564.
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