Oramai pronta per arrivare sul mercato nelle concessionarie sarà disponibile a partire dal prossimo ottobre a 10.990 euro.
Il manubrio ad esempio, di chiara ispirazione Brutale, dritto, alto e ampio, integra delle cavità filettate preposte ad ospitare degli specchietti più tradizionali rispetto a quelli apribili posti ai lati dello stesso: ciò in evidente previsione del fatto che qualcuno opterà per questa soluzione, in quanto – come ci ha permesso di apprendere l’esperienza Hypermotard – gli specchi laterali retraibili sono sì molto belli a vedersi, ma altrettanto poco pratici nell’utilizzo cittadino, in quanto collocati grossomodo all’altezza di quelli delle auto, fattore questo che rende più ostico districarsi nel traffico.
Saliamo in sella per saggiare la triangolazione. La Rivale è comoda ma al tempo stesso sportiva; tende a caricare il pilota sull’avantreno, ma senza eccedere come succede su F4, F3 e Brutale, mentre la sella è sì alta, ma non necessariamente rivolta ai soli over metro e ottanta.
Il motore ha un bel suono: è quello della F3 ma adeguatamente ricalibrato. Il risultato finale regala 125 cv di potenza massima per un peso di 170 kg. Lo scopo è di ottenere, rispetto alla sportiva, oltre ovviamente ad una maggiore sensazione di “pienezza” in basso per divertire ad un regime differente.
Come di consueto per una MV Agusta, il telaio è misto, con traliccio in tubi di acciaio vincolato a delle piastre in lega di alluminio, a cui viene sua volta ancorato il forcellone monobraccio.
Maggiorato di mezzo grado invece, rispetto alla Brutale 800, l’angolo del canotto di sterzo, a cui fa il paio un’accresciuta escursione di forcella e monoammortizzatore, rispettivamente griffati Marzocchi e Sachs e completamente regolabili in precarico, in compressione ed in estensione.
Firmato invece dalla Brembo l’impianto frenante radiale, che vanta all’anteriore due dischi da 320 mm e al posteriore un disco da 220 mm.
Fonte: http://www.moto.it/news/mv-agusta-rivale-eccola-in-azione-su-strada-che-sound.html
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