mercoledì 10 dicembre 2008

Tardozzi: “Nori mi è piaciuto, non si tira mai indietro”

Davide Tardozzi, team manager Ducati Superbike, l’ha definita “la prima giornata del dopo Bayliss”, lasciando capire che sotto sotto un po’ di ansia c’era, nel box, per questo primo giorno di test con la nuova formazione piloti al completo, Haga-Fabrizio. Alla fine il bicchiere, verrebbe da dire, è mezzo pieno, o almeno così lo vede Tardozzi. Gli si può dare ragione, anche perché nonostante Haga sia incappato in tre cadute (due per colpa sua), il giapponese ha dimostrato di poter essere subito velocissimo anche sulla 1098, mentre dall’altra parte ci ha pensato Fabrizio a tenere una creatura di Borgo Panigale davanti alle nuovissime Yamaha e Suzuki versione 2009.

“Innanzitutto - spiega Tardozzi - diciamo che le cadute di Haga sono soltanto due, dato che la prima non la considero neanche: nella prima, Nori è stato tamponato in pieno da Rea, per cui non ha colpe. Nella seconda, Nori ha perso il posteriore in accelerazione con una gomma già abbastanza consumata, mentre la terza, a fine giornata, è stata causata dalla perdita dell’anteriore, rimbalzato su una buca. Comunque, volendo fare un bilancio, posso dire che questa prima giornata del dopo Bayliss è stata buona, perché alla fine il team, la moto, e un pilota che già la conosceva hanno chiuso davanti a tutti. Fabrizio è stato molto bravo, mentre di Nori mi è piaciuto il fatto che non si tira mai indietro: oggi è caduto due volte, è vero, una giornata storta ci può stare… Però per come ha affrontato questo primo test con la Ducati ha dimostrato ancora una volta di che pasta è fatto: lui vuole sempre stare davanti, è uno che non molla mai. E poi non dimentichiamoci che questa è stata la sua primissima presa di contatto con la Ducati: eravamo ancora all’ABC, perché finora Nori non aveva potuto provare la moto per questioni contrattuali con la Yamaha. Oggi abbiamo quindi dovuto sistemare anche le pedane, i manubri, e l’altezza della sella. Cose che ci hanno indubbiamente rallentato, ma lui nonostante tutto è stato il primo a scendere sotto il muro di 1’42”, dopodiché gli altri hanno iniziato a spingere per inseguirlo. Lui ha dato il la a questa prima giornata di test”.

Provando per la prima volta la Ducati, com’è stato l’approccio del team per quanto riguarda il test di Haga?
“L’anno scorso Bayliss e Fabrizio utilizzavano un assetto totalmente differente: per questo motivo abbiamo proposto a Nori entrambe le soluzioni. Lui pian piano si è avvicinato all’assetto normalmente utilizzato da Troy, che in effetti è un po’ più critico, e perdona meno l’errore. Forse è stato anche questo aspetto a ‘fregarlo’ oggi… Comunque io a fine giornata ho anche scherzato con lui… Siccome lui è un pilota che solitamente non cade molto durante la stagione gli ho detto: ‘bravo, ottima strategia! Hai consumato quasi tutte le cadute oggi!’…”.

Altre Case, come Suzuki e Yamaha, stanno portando moto nuove: quali sono stati gli interventi fatti dalla Ducati sulla 1098?
“Fabrizio con il miglior tempo ha dimostrato che la nostra moto è ancora competitiva, anche se noi abbiamo soltanto affinato la moto 2008, andando a modificare particolari che non danno performance, ma che migliorano l’affidabilità generale. Si tratta di particolari, come i radiatori, o i cablaggi, per fare un esempio. Niente che comunque ci dia più prestazione: per avere sviluppi in grado di darci più performance dovremo aspettare, certo non ne avremo qui, né nei prossimi test di Portimao a gennaio. Chiaramente in sede c’è chi sta lavorando: sappiamo bene che il nostro tallone d’Achille rispetto alle quattro cilindri è la potenza massima, quindi lavoreremo su questo aspetto”.

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