Troy Corser undicesimo a 1”7 da Fabrizio, Ruben Xaus dodicesimo a 2”2.
Le due BMW hanno chiuso la seconda giornata di test Pirelli a Kyalami praticamente agli ultimi due posti.
Ruben Xaus, comunque, non fa drammi:
“Stiamo ancora facendo selezione tra una marea di materiale, dal telaio, ai forcelloni, eccetera. In due giorni non c’è chiaramente stato il tempo per provare tutte queste cose, e in più non è neanche facile fare delle valutazioni se non si hanno dei riferimenti riguardanti le stagioni passate. Se consideriamo tutto questo non siamo lontanissimi, e poi noi non abbiamo neanche provato le nuove gomme, rimanendo sempre su quelle standard 2008”.
A che punto è attualmente lo sviluppo della moto?
“Ci sono diversi problemi, sia di telaio che di motore, ma è normale: quello che mi dà fiducia è che ho gli stessi problemi di Corser, nonostante il nostro stile di guida sia molto diverso. Ciò ci aiuterà a individuare quali sono i problemi e a prendere la strada giusta. La moto di fatto è ancora una base su cui dobbiamo lavorare tanto: non stiamo utilizzando niente di elettronico; niente traction control, niente ride by wire. Prima, dobbiamo cercare di rendere buona la base, poi inizieremo anche noi ad utilizzare questi sistemi”.
Ma ci sarà il tempo di fare tutte queste cose? Di fatto, ci sarà soltanto un altro test, a Portimao, prima del via del campionato…
“Il tempo c’è: dopo Portimao proveremo a Valencia, e poi ci sono anche i test in Australia prima della gara. In totale, sette giorni di prove. Dobbiamo lavorare tanto, ma ce lo aspettavamo: io ci credo e sono qui per questo. Sono venuto qui per vincere, non per arrivare in fondo”.
E’ possibile fare un paragone con l’Aprilia, l’altra new entry?
“No, credo che sia sbagliato fare un paragone con l’Aprilia: loro hanno molta più esperienza di gare, oltre ad aver già partecipato in passato alla Superbike. Per la BMW è una situazione tutta nuova, ma io ho fiducia in loro”.
Quali sono in particolare i problemi più grossi di questa moto?
“Non ci sono grossi problemi, però bisogna migliorare nell’insieme, come telaio e come motore. La BMW ha fatto tante prove utilizzando i test rider, però è sufficiente che io e Corser giriamo anche soltanto un secondo più veloce, e tutto il lavoro dei tester viene distrutto… Il lavoro di un test rider è importante per quanto riguarda, per esempio, l’erogazione del motore, ma il comportamento della moto cambia totalmente quando ci sale un pilota abituato alle gare. Si frena più forte, si intraversa la moto, si chiede di più all’acceleratore. Questo tipo di sollecitazioni un tester non te le può dare. Sono grato al lavoro fatto finora dai tester, comunque molto importante, però ora tocca a me e a Troy lavorare sodo”.
Nessuna preoccupazione, quindi, per i risultati di questi test?
“No, assolutamente: sono contentissimo. Sto prendendo questa avventura con calma, senza farmi prendere dalla preoccupazione. Stiamo rincorrendo gli altri, è vero: ci sarebbero serviti tre giorni di test solo per provare la moto, fregandocene delle gomme, ma purtroppo non si può. Le gomme nuove alla fine domani dovremo comunque provarle, anche se la moto non è perfetta. Almeno cercheremo di capire quali possono essere le migliori per noi in vista della prima gara. In questi test non c’è niente in ballo, meglio tornare competitivi qui a maggio”.
Fonte: http://www.gpone.com/
Nessun commento:
Posta un commento