Beh, sta succedendo un po' la stessa cosa con i due mondi della SBK e della Moto GP.
Sia chiaro, i mercati sono sempre stati un po' comunicanti con i piloti che andavano di qua e di là ma ultimamente sta succedendo di tutto e di più, e c'è da notare che oltre che comunicare, i due mondi, un po' si modificano e si stravolgono.
Ha iniziato Valentino che ha provato la R1 di Toseland, ed ha creato uno strappo temporale insanabile, come da buon film di fantascienza che si rispetti, con tempi non raffrontabili e realtà parallele che hanno un po'confuso chi scrive e ancora più chi legge e le ripercussioni si sono avute un po' dappertutto.
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Ha iniziato Valentino che ha provato la R1 di Toseland, ed ha creato uno strappo temporale insanabile, come da buon film di fantascienza che si rispetti, con tempi non raffrontabili e realtà parallele che hanno un po'confuso chi scrive e ancora più chi legge e le ripercussioni si sono avute un po' dappertutto.
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Del resto“comunicano", ed anche direttamente, i management dei due mondiali.
E' recentissimo lo“scazzo” fra Ezpeleta e Flammini.
E' recentissimo lo“scazzo” fra Ezpeleta e Flammini.
Una cosa mai accaduta, precedentemente, perlomeno non con questi toni.
Il motivo del contendere sono i regolamenti: Ezpeleta si batte per poter utilizzare motori derivati dalla serie e per giustificare la sua richiesta, figlia di una griglia veramente povera di partenti, afferma che è il suo campionato, la MotoGP, il più seguito e dal che deduce di poter fare come meglio gli pare.
Il motivo del contendere sono i regolamenti: Ezpeleta si batte per poter utilizzare motori derivati dalla serie e per giustificare la sua richiesta, figlia di una griglia veramente povera di partenti, afferma che è il suo campionato, la MotoGP, il più seguito e dal che deduce di poter fare come meglio gli pare.
Una asserzione che, se sarà confermata dalla FIM, alla lunga potrebbe portare verso un campionato unico: altro che mondi paralleli?
D'altro canto il manager italiano minaccia le carte bollate, forte di una crescita decisamente positiva del mondiale delle derivate di serie, che nonostante numeri assoluti più bassi della MotoGP è però meno Valentino Rossi dipendente di quanto la Superbike lo sia di Max Biaggi.
La conseguenza di questi colpi di calore estivi è che la stampa è ormai impegnata a parlare più che del quasi mondiale di Lorenzo, delle capacità taumaturgiche di un Rossi/Supereroe che da zoppo va come i sani dell'altro campionato, che fa gli assetti alla moto di Crutchlow dopo aver provato quella di Toseland, che guarisce i meccanici e rallenta i cronometri.
Il tutto, non ce ne vogliate ma è un po' così, per scalfire il prestigio dell'altro mondiale.
Ma del resto è bellissimo, in un momento in cui non c'è molto da dire, poter giocare addirittura su due tavoli e dare nuove scosse al motociclismo da ombrellone, che come il calcio riempie giornate di discussioni.
Mondi paralleli anche fra tifosi. Quelli della MotoGP, notoriamente più frivoli e meno tecnici, scoprono la Superbike, se non altro come palestra per rientrare in forma, una specie di campionato di rilancio, di serie B per ritrovare la condizione.
Quelli della Superbike, da sempre supertecnici, scoprono basiti che certa stampa chiamata a raccontare certe gesta, è fatta di tifosi che ne sanno meno di loro, e quindi giù critiche, a volte anche di cattivo gusto che rimbalzano sui social network, da facebook a twitter, sempre più espressione dei veri umori dei tifosi, liberi finalmente di scrivere anch'essi le proprie opinioni.
Il che, tirando le somme, alla fine serve a tutti, perché produce tanta lettura e altrettanta scrittura. Proprio ciò che serve in attesa del GP
Ma perché? Perché dove scarseggiano i soldi e gli eventi, arriva l'amalgama forzato, e la globalizzazione è una globalizzazione che penalizza le risorse migliori, quelle del polso, e quelle della testa, ma produce tanto leggere e tanto scrivere. E questo alla fine va sempre bene. In attesa del GP di Brno e di quello (SBK) del Nurburgring.
Fonte: http://www.gpone.com/
D'altro canto il manager italiano minaccia le carte bollate, forte di una crescita decisamente positiva del mondiale delle derivate di serie, che nonostante numeri assoluti più bassi della MotoGP è però meno Valentino Rossi dipendente di quanto la Superbike lo sia di Max Biaggi.
La conseguenza di questi colpi di calore estivi è che la stampa è ormai impegnata a parlare più che del quasi mondiale di Lorenzo, delle capacità taumaturgiche di un Rossi/Supereroe che da zoppo va come i sani dell'altro campionato, che fa gli assetti alla moto di Crutchlow dopo aver provato quella di Toseland, che guarisce i meccanici e rallenta i cronometri.
Il tutto, non ce ne vogliate ma è un po' così, per scalfire il prestigio dell'altro mondiale.
Ma del resto è bellissimo, in un momento in cui non c'è molto da dire, poter giocare addirittura su due tavoli e dare nuove scosse al motociclismo da ombrellone, che come il calcio riempie giornate di discussioni.
Mondi paralleli anche fra tifosi. Quelli della MotoGP, notoriamente più frivoli e meno tecnici, scoprono la Superbike, se non altro come palestra per rientrare in forma, una specie di campionato di rilancio, di serie B per ritrovare la condizione.
Quelli della Superbike, da sempre supertecnici, scoprono basiti che certa stampa chiamata a raccontare certe gesta, è fatta di tifosi che ne sanno meno di loro, e quindi giù critiche, a volte anche di cattivo gusto che rimbalzano sui social network, da facebook a twitter, sempre più espressione dei veri umori dei tifosi, liberi finalmente di scrivere anch'essi le proprie opinioni.
Il che, tirando le somme, alla fine serve a tutti, perché produce tanta lettura e altrettanta scrittura. Proprio ciò che serve in attesa del GP
Ma perché? Perché dove scarseggiano i soldi e gli eventi, arriva l'amalgama forzato, e la globalizzazione è una globalizzazione che penalizza le risorse migliori, quelle del polso, e quelle della testa, ma produce tanto leggere e tanto scrivere. E questo alla fine va sempre bene. In attesa del GP di Brno e di quello (SBK) del Nurburgring.
Fonte: http://www.gpone.com/
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