L’attesa era grande – non ce ne voglia l’Aprilia – per l’arrivo della BMW nel Campionato Mondiale Superbike 2009.
Per la verità fino a che non sono scesi in pista nei test invernali c’era il timore che potesse ripetersi la (relativa) delusione del mancato arrivo nella MotoGP.
Berti Hauser, boss della BMW Motorrad Motorsport:
“Per la verità un programma MotoGP non è mai esistito perché era una attività sperimentale di un reparto del BMW Research”.
LA SCELTA DELLA SUPERBIKE - Diverso il discorso per la Superbike: “Quando BMW ha deciso di entrare sul mercato con una supersportiva di architettura diversa dalla precedente si è pensato subito alle corse per derivate di serie”.“Dopo aver analizzato tutte le varie possibilità e tenendo conto sempre della produzione stradale è stata scelta la soluzione del quattro cilindri in linea. Il progetto ha preso concretamente il via un paio di anni fa”.
E quanto durerà ? “Non c’è una scadenza molto dipenderà anche da quanti anni questa nuova configurazione di motori rimarrà sul mercato”.
UNA COMBINAZIONE POSITIVA – Per gareggiare è necessario unire una grande tecnologia e l’esperienza nelle competizioni.
“Ecco il motivo della scelta di Alpha Racing che essendo vicini a Monaco e avendo una grande esperienza nelle competizioni ci hanno consentito di concentrarci sullo sviluppo delle moto. Il Responsabile del progetto, il team leader e gli ingegner sono tutti di BMW Motorrad Motorsport mentre tutto il resto della struttura è dell’Alpha Racing. In totale parliamo di una cinquantina di persone”.
PARTITI DALLA SERIE – Quanti prototipi avete realizzato per arrivare alla moto attuale?
“Siamo partiti dalle moto di pre-produzione ed abbiamo realizzato quattro versioni evolute del modello RR” .
Qual è il budget che BMW ha previsto in questo programma? Sorride il simpatico ma molto abbottonato Berti Hauser: “Non posso rispondere a questa domanda ma una parte ha sicuramente una ricaduta sulla produzione di serie”.
LA SITUAZIONE ATTUALE – Al termine dei tre giorni di prove, il bilancio, soprattutto per quanto riguarda Troy Corser, può essere considerato soddisfacente. L’australiano alla fine ha ottenuto l’undicesimo tempo al termine delle tre giornate (a meno di un secondo dalla collaudata Ducati) e dopo la simulazione della Superpole sarebbe partito in seconda fila. Come velocità massima la quattro cilindri tedesca ha accusato sette chilometri in meno rispetto alla velocissima Yamaha R1 di Spies (291,9 contro 298,3 km/h). Meno bene Xaus, caduto due volte.
Herr Hauser è soddisfatto? “Quando parte un progetto c’è bisogno di quattro elementi: la logistica, i piloti, la tecnologia e un buon team. Noi abbiamo l’Alpha Racing per la prima, due fantastici rider come Corser e Xaus, un progetto che si sta sviluppando progressivamente, consolidandosi ad ogni step e una squadra che lavora in modo perfetto mixando totalmente l’anima della Casa e quella del team operativo. I risultati di Troy sono, a mio giudizio, superiori alle aspettative mentre Ruben si sta abituando al passaggio dai due ai quattro cilindri. Come posso non essere soddisfatto?”
Dall’Australia le cose si faranno ancora più serie e se Corser potrà far sorridere i Capi di Monaco con i suoi guizzi in Superpole (anche la nuova come si è visto), saranno i primi punti a ricompensare realmente la fiducia di mister Hauser.
Fonte: http://www.gpone.com/
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